«Prima di Benito Mussolini, nessun capo
del governo italiano dedicò una simile attenzione alla produzione editoriale del proprio paese. Il Duce, forse per abitudine professionale da esperto redattore qual era, forse per appagare le sue
ambizioni d'intellettuale autodidatta, lo fece costantemente, durante l'intero Ventennio. In questo modo, divenne una sorta di primo censore dell'editoria italiana.»
Il progetto fascista si proponeva di plasmare le opere e la volontà degli scrittori italiani. Dalla soppressione dell'opposizione liberale e socialista alla collaborazione più o meno genuina di
sedicenti scrittori fascisti, dai rapporti con il Vaticano all'emergere delle politiche antisemite, il libro propone un viaggio originale nel Ventennio attraverso vicende spesso dimenticate della
censura libraria.
Al centro di ogni capitolo uno scrittore, un editore famoso o una storia particolarmente significativa: dal fascismo della 'seconda ora' di Brancati agli entusiasmi strumentali di Mondadori;
dalla rabbiosa censura contro Sambadù, amore negro di Maria Volpi agli equilibrismi di Bompiani; dalle autocensure di Margherita Sarfatti alla barbarie delle leggi razziali. I concreti atti di
protesta di personaggi come Piero Gobetti, Roberto Bracco e Benedetto Croce risaltano ancor maggiormente perché appaiono come picchi isolati in una distesa di piatto conformismo e di compromessi
opportunistici.
ISBN-13 : 9788858109793
Publisher : Editori Laterza
Publication date : 06/14/2013
Author : Guido Bonsaver
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Mussolini censore: Storie di letteratura, dissenso e ipocrisia
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